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Il 18 maggio scorso si è tenuta l’Inaugurazione dell’Anno Accademico 2020/2021, rimandata a causa dell’emergenza sanitaria. Questa edizione ha visto presenti alte cariche dello Stato, tra le quali il Presidente della Repubblica e la Ministra Messa. A rappresentare in aula magna la componente studentesca in questa particolare occasione c’era il Comitato Partecipativo degli Studenti nella sua appena rinnovata formazione.

In occasione della prestigiosa visita, è stato consegnato un omaggio al Presidente Mattarella a nome delle studentesse e degli studenti del nostro Ateneo. La nostra Senatrice Accademica Marta Cremaschi ha infatti donato al Presidente una copia della Carta dei Diritti e dei Doveri delle Studentesse e degli Studenti, emanata in ottobre 2020.
Oltre al dono delle studentesse e degli studenti sono stati anche consegnati la medaglia della nostra Università, il Piano Strategico, una raccolta di tutte le pubblicazioni scientifiche sul Covid-19 pubblicate dal nostro Ateneo, il nuovo Statuto e il Rapporto di Sostenibilità, doni consegnati rispettivamente dal Rettore Prof. Tira, dalla Direttrice Generale Dott.ssa Luzzi, dal Prorettore Prof. Castelli, dalla Direttrice alla Didattica Dott.ssa Bonfardini, e dalla professoressa Sorlini.

Nella foto gli ex-Presidenti del CPS Lorenzo Gafforini (a destra) e Davide Zani (a sinistra) e l’ex Vicepresidente Simone Papa (al centro) che hanno discusso, scritto e infine portato all’approvazione la Carta donata al Presidente.


Il nostro dono è stato scelto tra tante possibilità per via della sua grade forza simbolica: allo Stato, nella veste del Garante della Costituzione, le Studentesse e gli Studenti di Brescia affidano la loro carta fondamentale, da noi scritta e voluta, per suggellare in via definitiva le tutele e i diritti che la stessa attribuisce alla componente studentesca.
A seguito della consegna dei doni si sono svolti gli interventi, tra cui quello della Senatrice Cremaschi: nel tempo concessole la nostra rappresentante ha voluto esprimere la frustrazione delle sue compagne e dei suoi compagni nell’essere passati inosservati non solo in quest’ultimo anno di pandemia, ma in anni e anni di sottofinanziamenti e negligenza. Il discorso si è concluso con l’auspicio che, in occasione dell’eccezionalità del momento socio-economico che stiamo vivendo, finalmente si colga l’occasione per rivoluzionare la concezione di istruzione e di sapere giungendo ad un sapere “libero, solidale, inclusivo, collettivo”.

L’intervento ha smosso gli animi sia dell’Accademia che della cittadinanza e per questo la nostra Senatrice è stata intervistata in occasione del servizio dell’Inviato Speciale della nostra emittente locale dedicato alla visita del Presidente nella nostra città. Speriamo che possa essere un segnale adeguato per iniziare a ripensare al confronto che le Amministrazioni e il Governo devono necessariamente avere con la componente studentesca.

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