28 maggio 1974: Strage di Piazza della Loggia
Il 28 maggio 1974 una bomba esplode in Piazza della Loggia provocando 8 morti e 102 feriti.
Le lunghe vicende giudiziarie sono tutt’ora in corso, ma è già chiaro ai giudici della Corte di Cassazione e alla realtà sociale bresciana che si è trattato di una strage di matrice neofascista, strutturata e messa in atto da militanti di Ordine Nuovo, movimento estremista che prende forma da un progetto di Pino Rauti, definito dalla stessa magistratura il responsabile morale e politico di ciò che è successo 49 anni fa.
Una strage di stato, nella quale i depistaggi e gli insabbiamenti interni all’apparato statale stesso sono tutt’ora ben evidenti, sintomo di una complicità nella predisposizione di un disegno che ha fatto degli anni di piombo uno dei momenti più difficili della storia repubblicana.
Oggi come non mai, di fronte alle svariate affermazioni che tendono a sminuire ciò che è stato il fascismo in Italia, di fronte all’intitolazione di un circolo cittadino del principale partito di governo del Paese allo stesso Pino Rauti, occorre ricordare ciò piazza Loggia è stata e ciò che deve continuare a rappresentare per tutte e tutti noi.
Per questo motivo ci siamo oggi ci siamo recati in piazza per rendere omaggio alle vittime della strage, depositando, come ogni anno, il vaso di fiori sotto la stele.
Oltre al deposito del vaso, la nostra Associazione, nella figura del coordinatore Mattia Rebessi, ha avuto inoltre l’onere e l’onore di intervenire a seguito degli otto rintocchi delle 10:12 in rappresentanza della componente studentesca cittadina. L’intervento, di cui di seguito l’incipit, è totalmente disponibile sulla nostra pagina instagram.
“Oggi siamo tante e tanti, e siamo antifascisti. Come lo scorso 25 aprile, la piazza è gremita di donne e di uomini, qui a ricordare che Brescia, e la nostra repubblica, sono, e sempre saranno, antifasciste. Una repubblica, fondata su dei principi fondamentali, che, 49 anni fa, coloro che commisero quel terribile atto di terrorismo fascista, hanno cercato di sradicare, con sempre più chiare, ed evidenti, complicità, all’interno dell’apparato statale dell’epoca. A 49 anni di distanza, la giustizia, non ha ancora concluso il suo corso: inaccettabile, al riguardo, è la mancata costituzione in parte civile del governo, un governo pavido, che per giustificare tale fatto, ha sostenuto, di non essere stato informato per tempo, e di non essere stato in grado di costituirsi entro i termini. Ma la nostra città, Brescia, e questa piazza, non si fanno ingannare con così poco […]”.
Mattia Rebessi – Coordinatore di Studenti Per – UdU Brescia